jueves, 25 de noviembre de 2010

VIOLENZA. Marisela Ortiz Rivera torna in Italia per raccontare ancora del femminicidio a Ciudad Juarez (Messico)

Categorizzato | VIOLENZA

Pubblicato il 16 novembre 2010 da redazione

(Milano/Torino) Due importanti appuntamenti, uno a Milano, il 20 novembre, e l’altro a Torino, il 21, per un aggiornamento sul femminicidio che si consuma a Ciudad Juarez e per conoscere/rivedere una donna coraggiosa come Marisela Ortiz Rivera, presidente dell’associazione “Nuestras hijas de regreso a casa” di Ciudad Juarez (Messico), che a Torino, alle ore 15,00 del 21 novembre, presso il Museo Diffuso della Resistenza, Corso Valdocco 4/A, porterà la sua testimonianza contro i femminicidi in Messico. “Ni una más” “Non una morta in più!!! E’ chiedere molto?”. La Circoscrizione 1 di Torino, Amnesty International, Sur, Donne di Sabbia, Donne in Nero, Casa delle Donne di Torino, Ass. Almaterra, Libera, Acmos, Il Salvagente, Antropocosmos, Urzene Teatro invitano la cittadinanza all’incontro con Marisela Ortiz Rivera, che racconterà come dal 1993 a Ciudad Juárez, città di frontiera tra Messico e Stati Uniti, oltre 900 donne, adolescenti e bambine, sono state assassinate secondo lo stesso rituale: rapimento, tortura, sevizie sessuali, mutilazioni, strangolamento. Inoltre, sono più di 1000 i casi di donne scomparse e non ritrovate a Ciudad Juarez e nella regione di Chihuahua. Noto come “femminicidio” questo fenomeno è diventato la più vergognosa violazione dei diritti umani nella storia del Messico degli ultimi anni.

Il clima di impunità continua a crescere senza che al momento siano state compiute azioni concrete per mettere fine a questa situazione e mentre le autorità messicane occultano la gravità dei fatti, nuovi corpi straziati di donne vengono ritrovati a un ritmo crescente. Nell’occhio del ciclone per la sua negligenza e incompetenza, la polizia messicana ha cercato di placare le proteste dell’opinione pubblica trovando dei capri espiatori, persone che hanno confessato la loro colpevolezza sotto tortura. Non solo la polizia non è riuscita a fermare il “femminicidio”, ma si è anche resa colpevole di questi gravi abusi.

Oggi Marisela Ortiz Rivera, è un simbolo della lotta contro l’impunità del femminicidio a Ciudad Juarez.

Presidente e co-fondatrice dell’Associazione “Nuestras Hijas de regreso a casa”, ha ricevuto varie onorificenze tra cui la cittadinanza onoraria del Comune di Torino e il Giglio d’Oro del Comune di Firenze, per il suo irriducibile e intenso impegno nella denuncia e nell’appassionata opposizione contro i crimini.

Marisela sarà presente inoltre, il 20 novembre a Milano alle ore 10,30 presso la Biblioteca Calvairate, Via Laura Ciceri Visconti 1, in occasione rappresentazione teatrale contro i femminicidi in Messico, “Donne di Sabbia”, testimonianze di donne di Ciudad Juarez” (giunto alla sua 50a replica), promosso da Donne di Sabbia e Amnesty International, cha seguito il caso di Marisela con diverse azioni urgenti in quanto è stata più volte in pericolo di vita a causa della sua attività in difesa dei diritti delle donne.

“Donne di Sabbia” è uno spettacolo teatrale di testimonianza e denuncia dei femminicidi di Ciudad Juarez, Messico. E’ stato creato e messo in scena con lo scopo di divulgare la terribile realtà che colpisce da 17 anni questa città di frontiera: sono più di 900 le donne assassinate e più di mille quelle scomparse dal 1993. La rappresentazione ha ricevuto il patrocinio di Amnesty International, cha seguito il caso di Marisela con diverse azioni urgenti in quanto è stata più volte in pericolo di vita a causa della sua attività in difesa dei diritti delle donne.

Per ulteriori informazioni, approfondimenti e interviste: Simona Fontana – Ufficio stampa Amnesty International Lombardia – www.amnestylombardia.it – s.fontana@amnesty.it

Donne di Sabbia: mll2000itza@libero.it

(Delt@ Anno VIII, n. 222 del 17 novembre 2010)