martes, 7 de abril de 2009

Contro i femminicidi e le violenze perpetrate a Ciudad Juarez, Mexico


Buongiorno,vi invio l'ordine del giorno che Mirella Tuffanelli (consigliera comunale di Ferrara) ha predisposto sulla situazione di Ciudad Juarez e per il quale sta avviando l'iter burocratico, visti anche i tempi stretti legati alla fine della legislatura. Saluti Maria Teresa Pinna

Proposta di o.d. g.
Contro i femminicidi e le violenze perpetrate a Ciudad Juarez Mexico
Premesso

Che anche in questi giorni è prepotentemente alla ribalta della cronaca internazionale e nazionale la situazione di violenza incontrollata che imperversa a Ciudad Juarez città messicana dello stato di di Chihuahua, situata lungo le sponde del Rio Bravo sulla linea di confine con lo stato americano del Texas, tanto che viene definita dalle organizzazioni per la difesa dei diritti umani “ capitale dei crimini e dei crimini contro le donne.

Che il livello di violenza e di criminalità è collegato al narcotraffico;Juarez dal 1993 accoglie infatti il cartello di narcotrafficanti più potente del Mexico e si calcola che circa l’80% della cocaina proveniente dalla Colombia destinata al mercato americano transiti da Juarez
Che si stima che circa il 35% della popolazione ammontante a un milione e 300 mila, sia costituita da immigrati
Che a Juarez sono presenti più di 500 bande di strada che si dedicano alle attività criminose di ogni tipo

che dal 1993, si registrano oltre 400 donne uccise – spesso dopo essere state torturate stuprate e mutilate – e oltre 600 scomparse e che il fenomeno si sta incrementando soprattutto con sparizioni che non lasciano traccia

che le sparizioni e le uccisioni dopo brutali torture perpetrate durante il periodo di tempo che le donne impiegano per raggiungere le proprie case ,all’uscita dalle fabbriche sono rimaste impunite con un indice medio di impunità del 96,2% (38/1000) da quelli del ritrovamento del corpo

che nella maggior parte dei casi i corpi portano traccia di violenza estrema e mostrano segni di stupro, vengono abbandonati in zone desertiche, sepolti in modo approssimativo e frettoloso, secondo un modus operandi che riprende quello dei serial killer: sequestro, sevizie stupro ed uccisione, che avviene quasi sempre in luoghi diversi da quelli del ritrovamento,

che dal 2001 , da quando le inchieste su questi omicidi si sono moltiplicate anche a seguito della pressione esercitata da diverse organizzazioni internazionali, i corpi delle vittime raramente vengono ritrovati: svaniscono nel nulla e attraverso la “lechada” un liquido corrosivo si riducano al nulla e si cancella l’identità delle donne e vige ormai l’imperativo: “nessuna traccia”

preso atto del clima di terrore e di violenza che ormai da decenni imperversa nella città di Juarez, incrementato dall’azione dei narcotrafficanti e dal proliferare delle fabbriche “ maquiladoras “ ( fabbriche di assemblaggio di proprietà straniera che godono di particolari privilegi fiscali) che attirano mano d’opera in particolar modo femminile proveniente da tutto il territorio messicano e che si stabilisce nelle Colonias , le zone periferiche della città dove vivono le persone povere e dove assassini si aggirano per le strade buie liberi ed impuniti; il denominatore comune delle ragazze sono infatti la povertà e la necessità di vivere spesso sole e distanti dalle propri famiglie per potere trovare un lavoro retribuito ( i dati riguardanti queste fabbriche: nel 2003 a Juarez erano presenti 269 maquilladores che occupavano circa 197.000 )

Tenuto conto che a fronte di questi avvenimenti delittuosi e tragici è nata nel 2001 l’ Associazione “Nuestras Hijas de Regresso a Casa” ( le nostre figlie che stanno tornando a casa) un’associazione civile di familiari e amici di donne che sono state assassinate e/o sono scomparse a Juarez, la cui missione è quella di ottenere giustizia sia sociale che giuridica cercando di rompere il muro del silenzio le connivenze, le omertà, la corruzione e l’impotenza delle istituzioni locali

Che il 22 ottobre 2008

Il Comune di Ferrara Assessorato alle politiche per la pace ha concesso una onorificenza a Marisela Ortiz Rivera psicologa ,insegnante tra le fondatrici della suddetta associazione e testimone diretta di quanto si sta verificando a Ciudad Juarez riconoscendo il suo impegno civile umano e professionale nella denuncia degli assassinii e delle sparizioni e delle violenze perpetrate a Juarez e questo, mettendo in pericolo la propria vita e quelle dei familiari

Il consiglio Comunale di Ferrara

Fa

la risoluzione del Parlamento Europeo dell’11 ottobre 2007 sugli assassinii di donne in Messico e America centrale e sul ruolo dell’Unione Europea nella lotta contro questo fenomeno più precisamente nei seguenti punti:

-considerando che il Messico nonché l’insieme degli Stati dell’America Centrale hanno firmato e ratificato la dichiarazione universale dei diritti dell’uomo,

-considerando che il Messico è stato ugualmente eletto alla presidenza del Consiglio per i diritti umani delle Nazioni Unite,

-considerando che il Messico ha ratificato lo Statuto di Roma del Tribunale penale internazionale stipulato a Roma,

-considerando che il termine femmminicidio deriva dalla definizione di violenza contro le donne stabilita dall’art.1 della convenzione di Belem do Parà quale qualsiasi atto o comportamento basato sul genere che causi morte, danni o sofferenze fisiche, sessuali o psicologiche alla donna nell’ambito pubblico che in quello privato e che la sua punizione ed eliminazione rappresentano un obbligo e devono costituire una priorità per qualsiasi stato di diritto,

- considerando che gli assassinii di donne a Ciudad Juarez sono stati caratterizzati da una eccezionale brutalità e che molte donne sono state oggetto di violenza sessuale il che costituisce di per sé inumano e degradante un trattamento crudele di fatto degradante; considerando che, nel caso di Ciudad Juarez, una concomitanza di fattori quali la crescita demografica, i flussi migratori e la presenza di criminalità organizzata ha avuto un ruolo importante e che un’altra percentuale di questi assassinii ha avuto luogo in zone in cui operano fabbriche messicane prive delle misure di sicurezza necessarie per tutelare le donne
(omissis……………………………….)

si chiede al governo del Messico di rispettare ed agevolare l’azione delle organizzazioni non governative e delle organizzazioni della società civile incaricate di offrire sostegno ai familiari delle vittime dei femminicidi nonchè ai difensori dei diritti umani mediante la creazione di un sistema di protezione efficace per i testimoni e la promozione di meccanismi di riparazione per le famiglie delle vittime che, al di là dell’indennizzo finanziario garantiscano loro un sostegno psicologico e un accesso alla giustizia, e di stabilire un dialogo con tali interlocutori, nonché di riconoscere il ruolo fondamentale che essi svolgono nella società

Pertanto

In considerazione delle dichiarazioni e degli impegni assunti dagli organismi ed istituzioni nazionali ed internazionali in materia di diritti umani e contro ogni forma di discriminazione nei confronti delle donne,

in considerazione degli impegni assunti dallo stesso Governo Messicano in vari contesti internazionali

richiamando la risoluzione adottata dalla commissione del parlamento italiano affari esteri e comunitari in data 12 luglio 2007 dopo un incontro alla camera dei deputati con rappresentanti della Associazione NUESTRAS HIJAS DE REGRESO A CASA

e per quanto su esposto

Il Consiglio comunale di Ferrara

esprime innanzitutto la propria solidarietà ai famigliari delle donne violentate, uccise, scomparse,e tutti coloro che operano in termini di informazione e di sensibilizzazione e di azione per far cessare questo fenomeno e per rendere giustizia ai famigliari delle vittime

Si impegna

a perseguire le finalità della associazione di Marisela Ortiz Rivera riconoscendo e condannando pubblicamente sequestri e delitti che avvengono quotidianamente in questo territorio ,

a contribuire con i mezzi a disposizione a rompere il silenzio su quanto succede in Messico e a Ciudad Juarez, reputando l’informazione e la conoscenza un mezzo per evitare l’isolamento, e quale deterrente contro l’impunità e la recrudescenza del fenomeno

a dedicare ogni anno la ricorrenza del 25 novembre giornata internazionale contro la violenza alle donne ad un’azione di monitoraggio su quanto avviene a livello locale ,ma anche in altre parti del mondo anche attraverso i contatti con Marisela Ortiz Rivera e con la sua associazione,

ad inoltrare questo ordine del giorno ad altre amministrazioni comunali per costruire una rete di solidarietà e di sostegno a quanti nella realtà di Ciudad Juarez si impegnano per ripristinare giustizia e convivenza sociale e riconoscimento dei diritti della persona consapevoli comunque delle difficoltà che l’amministrazione di quel paese ogni giorno di più incontra nel contrastare la delinquenza e la violenza in questa “ terra di nessuno “

ad esperire la possibilità della creazione di una rete internet tra enti locali , associazioni per i diritti umani , associazioni umanitarie,istituzioni per rafforzare l’azione di chi lotta contro le criminalità di Ciudad Juarez e per denunciare ed isolare in maniera sempre più forte gli autori delle azioni criminose offrendo altresì sostegno e riconoscimento alle istituzioni locali e nazionali messicane che si impegnando per stroncare la carneficina.